Bovolenta e Orioli in udienza dal Papa con le nazionali di volley. “Un momento indimenticabile, un’emozione unica”

Bovolenta e Orioli in udienza dal Papa con le nazionali di volley. “Un momento indimenticabile, un’emozione unica”

Nella giornata di ieri, lunedì 30 gennaio, due atleti del Porto Robur Costa 2030, Alessandro Bovolenta e Mattia Orioli, indossando la divisa della nazionale Under 20, campione d’Europa in carica dopo il trionfo dello scorso settembre, sono stati ricevuti da Papa Francesco in udienza privata tenutasi nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Presenti circa 200 persone tra atleti e staff, guidati dal presidente federale Giuseppe Manfredi e dal segretario generale Stefano Bellotti, Assente giustifcato un altro alfiere della Consar Rcm, Francesco Comparoni, campione d’Europa con la nazionale Under 22, fermato a letto da un attacco febbrile.
I nostri due atleti, come l’intera delegazione azzurra, sono stati particolarrmente colpiti dal discorso del Pontefice, che ha preso spunto dai fondamentali della pallavolo per collegarli alla spiritualità e ai valori che lo sport sa creare e diffondere. “Vorrei incoraggiarvi a proseguire nel cammino intrapreso, proponendovi alcune indicazioni che traggo
dalle azioni fondamentali del vostro sport – ha detto il Papa rivolgendosi ai presenti -. Innanzitutto,la battuta, che è il primo colpo che dà il via al gioco. Nella partita, così come nella vita di ogni giorno, occorre prendere l’iniziativa, assumersi la responsabilità, coinvolgersi. Mai restare fermi! Lo sport può aiutare molto a superare timidezze e fragilità, a maturare nella propria consapevolezza, ad essere protagonisti“.

“Ha collegato i fondamentali della pallavolo ai valori e agli aspetti della vita di ogni giorno – sottolineano Bovolenta e Orioli – di cui ha ribadito l’importanza. Ci ha ricordato che lo sport è uno strumento importante per affrontare al meglio la vita. Collegamenti molto belli e profondi. E’ stata una giornata indimenticabile, un’emozione grandissima e stringergli la mano è stato un momento di grande intensità. E visto da vicino abbiamo potuto constatare quanto sia carismatico. E’ una persona che ti colpisce fin dal primo impatto”.

Il Pontefice ha poi chiuso l’incontro con le nazionali azzurre esortando atleti ed atlete “ad essere sempre testimoni di correttezza e lealtà. Molti ragazzi vi guardano e tifano per voi: per loro siete dei modelli, non deludeteli! Vi auguro di giocare bene divertendovi, diffondendo nel campo e fuori dal campo i valori dell’amicizia, della solidarietà e della pace