Il Consiglio di Amministrazione, i dirigenti e tutto il Porto Robur Costa si stringono attorno alla famiglia di Silvano Mamini, porgendo le più sentite condoglianze. Con la scomparsa di Silvano, avvenuta mercoledì, il mondo del volley ravennate perde un altro tassello della sua grande storia. Questo il ricordo del giornalista della Gazzetta dello Sport, Carlo Gobbi: “Nato a Ravenna nel 1933, Mamini aveva compiuto 84 anni da pochi giorni. Allievo di Angelo Costa, con la famosa Robur ha vinto due scudetti: nel 1949 e 1952. Ha fatto i primi passi con la Ruentes in serie C e B nel dopoguerra, mentre in nazionale ha collezionato 4 presenze nel 1954, partendo da un Italia-Jugoslavia, 1-3 a Reggio Emilia. Giocatore poliedrico, ha occupato tutti i ruoli, da doppio alzatore, come usava all’epoca, a centrale e schiacciatore. Eccelleva in attacco per la grande elevazione e un particolare movimento a bilanciere. Trasferitosi a Milano per lavoro, ha giocato molti anni in serie B e A con il CSI, allenato da Otello Negrini. Ultima stagione a Vercelli con Piacco, insieme ai compagni di squadra Primo Ghigi, Vittorio Contini e Bruno Colombo nel 1965. Da alcuni anni si era trasferito dal figlio a Bologna”.